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16 ott 2011 - 30 nov -1

Una domenica per Seminare il futuro

Arriva per la prima volta in Italia grazie a EcorNaturaSì l’evento di semina collettiva nato in Svizzera e oggi proposto in 11 paesi in Europa. Nelle aziende partecipanti, intere famiglie potranno spargere a mano semi di cereali e veder crescere nel tempo il frutto del loro lavoro: un messaggio per un avvenire senza Ogm, a sostegno della sovranità alimentare


                           

Seminare è un gesto nobile e antico, ma attualmente relegato al lavoro isolato e meccanico di un agricoltore. Come recuperare il valore della semina per l’intera collettività? Come creare maggiore consapevolezza sulla sua importanza per l'uomo e per la sua sopravvivenza?
Cinque anni fa, due svizzeri, Peter Kunz  - selezionatore di sementi biologiche -  e Ueli Hurter – agricoltore biodinamico – trovarono le risposte a queste domande ideando “Zukunft säen!” . Un evento di semina collettiva che, domenica 16 ottobre, dopo aver registrato, nel 2010, 7500 partecipanti, arriva in Italia come “Seminare il futuro”.

A promuoverlo sono EcorNaturaSì – l’azienda leader in Italia nella distribuzione di prodotti biologici -  insieme ai negozi Cuorebio e NaturaSì, con il patrocinio di Demeter Italia e dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica. L’obiettivo è sensibilizzare i consumatori sul tema della provenienza del cibo e del futuro dell'agricoltura, attraverso una proposta originale e coinvolgente che unisca il cuore alla terra.

Domenica 16 ottobre, in diverse aziende biologiche e biodinamiche su tutto il territorio nazionale, centinaia di persone potranno seminare il terreno messo a disposizione per l’occasione, con l’antico metodo a spaglio, ossia con le mani. Giovani e meno giovani, per un giorno, sono invitati a seminare tutti insieme un campo di cereali con semente di produzione biodinamica o biologica.
La porzione di terreno seminata sarà poi contraddistinta da uno striscione sul quale i partecipanti lasceranno la loro firma: per un anno poi, fino alla raccolta, chiunque potrà vedere la crescita dei cereali seminati.

Questa festa della semina diventa così l’occasione per diffondere  - dal cuore dell’attività agricola - alcuni messaggi forti volti a responsabilizzare il consumatore. Oggi chi fa agricoltura è limitato nella scelta delle sementi, delle colture, del prezzo. E’ chi compie scelte d’acquisto quotidiane, più o meno consapevoli, che può restituire libertà e dignità al produttore. Attraverso “Seminare il futuro” si riafferma l’importanza di alimenti non inquinati da additivi, sofisticazioni, residui chimici, che non siano frutto di sementi selezionate per la produttività, ma poco compatibili con  la nostra salute. Il problema per molte aziende agricole inoltre, sta nel fatto che la produzione delle sementi è concentrata nelle mani di poche aziende multinazionali, che esercitano un potere di decisione su cosa produrre e di conseguenza su cosa mangiare.
Ecco perché la semente biologica e biodinamica che verrà usata il 16 ottobre proviene da un processo di selezione che rinuncia all’uso degli ibridi, alla manipolazione genetica, e mira a ottenere piante sane, robuste, ricche di sfumature e - importante! – riseminabili.

A livello sociale, l’operazione comunica l’importanza della sovranità alimentare locale e la consapevolezza che i semi biologici e biodinamici offrono una alternativa più che valida agli Ogm.
“Seminare il futuro” offre così l’occasione di compiere un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo, mettendo in relazione chi produce con chi consuma.

Domenica 16 ottobre, dopo la semina, la giornata proseguirà con un semplice pranzo ed un programma messo a punto dalla singola azienda, fatto di degustazioni, visite guidate, incontri di approfondimento. A suggellare la prima volta di “Seminare il futuro”, il fondatore dell’iniziativa, Peter Kunz, verrà in Italia e parteciperà all’evento in Molise, presso la Fattoria di Vaira di Petacciato (Campobasso).

Le aziende partecipanti sono distribuite sul territorio nazionale: l’elenco completo, i programmi  ed ogni informazione sull’evento saranno disponibili sul sito www.seminareilfuturo.it (on line dal 5 settembre).
L’iscrizione è gratuita e va comunicata attraverso il sito, compilando l’apposito form (ogni azienda ha una capienza limitata).
L’evento sarà inoltre amplificato dall’uso degli strumenti del web 2.0: sarà possibile partecipare a “Seminare il futuro” utilizzando la sigla  #sif11 sui principali social network.



Quando: domenica 16 ottobre 2011
Che cosa: seminare insieme per lanciare un messaggio di speranza contro le coltivazioni Ogm, a sostegno della sovranità alimentare, stabilendo un legame forte e significativo tra consumatore e produttore. 
Dove: in oltre 10 aziende biologiche e biodinamiche, distribuite sul territorio nazionale.
Info: EcorNaturaSì: eventi@ecor.it
Web: www.seminareilfuturo.it;
Hastag ufficiale dell'evento: #sif11


Ufficio stampa: Koiné comunicazione, Mariagrazia Bonollo, 348 2202662,  ufficiostampa@ecor.it

La famosa “prova della vanga”

Il famoso agronomo Manfred Klett illustra la struttura del terreno
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